Condizionali
⇨ Funzione
testo - pag.1
Digressione sull'amicizia
Una delle più gran consolazioni di questa vita è l'amicizia; e una delle consolazioni dell'amicizia è quell'avere a cui confidare un segreto. Ora, gli amici non sono a due a due, come gli sposi; ognuno, generalmente parlando, ne ha più d'uno: il che forma una catena, di cui nessuno potrebbe trovar la fine. Quando dunque un amico si procura quella consolazione di deporre un segreto nel seno d'un altro, dà a costui la voglia di procurarsi la stessa consolazione anche lui. Lo prega, è vero, di non dir nulla a nessuno; e una tal condizione, chi la prendesse nel senso rigoroso delle parole, troncherebbe immediatamente il corso delle consolazioni. Ma la pratica generale ha voluto che obblighi soltanto a non confidare il segreto, se non a chi sia un amico ugualmente fidato, e imponendogli la stessa condizione. Così, d'amico fidato in amico fidato, il segreto gira e gira per quell'immensa catena, tanto che arriva all'orecchio di colui o di coloro a cui il primo che ha parlato intendeva appunto di non lasciarlo arrivar mai. Avrebbe però ordinariamente a stare un gran pezzo in cammino, se ognuno non avesse che due amici: quello che gli dice, e quello a cui ridice la cosa da tacersi. Ma ci son degli uomini privilegiati che li contano a centinaia; e quando il segreto è venuto a uno di questi uomini, i giri divengon sì rapidi e sì moltiplici, che non è più possibile di seguirne la traccia. Il nostro autore non ha potuto accertarsi per quante bocche fosse passato il segreto che il Griso aveva ordine di scovare: il fatto sta che il buon uomo da cui erano state scortate le donne a Monza, tornando, verso le ventitré, col suo baroccio, a Pescarenico, s'abbatté, prima d'arrivare a casa, in un amico fidato, al quale raccontò, in gran confidenza, l'opera buona che aveva fatta, e il rimanente; e il fatto sta che il Griso poté, due ore dopo, correre al palazzotto, a riferire a don Rodrigo che Lucia e sua madre s'eran ricoverate in un convento di Monza, e che Renzo aveva seguitata la sua strada fino a Milano.
A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XI
(proff. Galeotti e Vecchi)
lessico - pag.1
digressione = allontanamento del discorso dall'argomento principale.
Curiosità: Manzoni si prende una pausa nella narrazione per riflettere sull'amicizia, e, ironicamente, usando l'antifrasi conclusiva, ci spiega come fa Don Rodrigo a venire a conoscenza degli avvenimenti della notte degli imbrogli, in così breve tempo: i segreti si divulgano velocissimi quando l'amicizia si trasforma in gusto per il pettegolezzo.
a cui = qualcuno al quale
consolazione = momento di piacevolezza, una occasione di gioia e soddisfazione tra i dolori della vita
troncherebbe = fermerebbe
Avrebbe però ordinariamente a stare un gran pezzo in cammino = in condizioni normali, un segreto impiegherebbe molto tempo per diffondersi
privilegiati = fortunati
il buon uomo / l'opera buona che aveva fatta = questi sono due commenti un po' ironici del Manzoni ai danni dell'uomo che ha accompagnato le due donne a Monza: l'uomo aveva fatto una buona azione, solo che nel momento in cui confida il segreto all'amico, rovina tutto. Di lì a poco, infatti, il Griso scoprirà ogni particolare
s'abbatté = incontrò
s'eran ricoverate = avevano trovato ricovero e protezione
aveva seguitata = aveva proseguito
(proff. Galeotti e Vecchi)
guida - pag.1
Dal testo alla teoria
Nel testo ti abbiamo già sottolineato una proposizione relativa impropria di tipo condizionale e una subordinata condizionale. Prova a individuare altre subordinate di altri tipi per verificare se hai compreso le spiegazioni teoriche.
Nel testo sono presenti anche delle indipendenti? Saresti in grado di individuarle? Puoi provarci assieme ad un tuo compagno.
Oltre il testo
Cos'è per te l'amicizia? Sei d'accordo con Manzoni o pensi che sia altro? E cosa pensi riguardo al pettegolezzo, al riferire a chiunque e continuamente i fatti e i segreti di cui si viene a conoscenza? in particolare se chi te li ha raccontati ti ha anche pregato di non rivelarli a nessuno?
Partendo da quello che afferma Manzoni, rifletti ad esempio sulla ricaduta che i social hanno sull'idea di amicizia e sulla diffusione del pettegolezzo (gossip).
Ascolta queste due canzoni che parlano di amicizia, la prima è "Una donna per amico" di Lucio Battisti e la seconda è "Ci vorrebbe un amico" di Antonello Venditti, potrebbero darti degli spunti per le tue riflessioni.
(proff. Galeotti e Vecchi)
teoria - pag.1
La proposizione condizionale è una proposizione che indica la condizione dell'avverarsi o meno di quanto affermato dal verbo della sua reggente.
Esempio: ad essere una brava persona c'è sempre da guadagnarci / se valuterai bene le offerte, sono certa che farai la scelta giusta
Le proposizioni condizionali, come tutte le subordinate, possono essere implicite o esplicite, gli esempi e la tabella ti aiutano a distinguere:
Esempi: venendo con me, ti divertirai di certo (condizionale implicita) / se verrai con me, ti divertirai di certo (condizionale esplicita con l'indicativo) / se venissi con me, ti divertiresti di certo (condizionale esplicita con il congiuntivo)
Fai attenzione: la proposizione condizionale, assieme alla propria reggente, forma il periodo ipotetico; in questo caso la condizionale è detta pròtasi e solitamente si colloca per prima, la sua reggente è detta apòdosi e solitamente si colloca per seconda.
Per capire che cosa è un periodo ipotetico, usa il link che trovi qui sotto.
(proff. Galeotti e Vecchi)
esercizi - pag.1
ESERCIZIO 1
Scrivi tre periodi contenenti ciascuno una subordinata condizionale implicita, poi riscrivili trasformando le condizionali implicite in esplicite. Confronta poi il tuo lavoro con quello dei tuoi compagni e discutetene.
Condizionali implicite
- ………………………………………………………………………………………………………………………
- ………………………………………………………………………………………………………………………
- ………………………………………………………………………………………………………………………
Condizionali esplicite
- ………………………………………………………………………………………………………………………
- ………………………………………………………………………………………………………………………
- ………………………………………………………………………………………………………………………
(proff. Galeotti e Vecchi)
esercizi - pag.2
ESERCIZIO 2
Assieme ad un tuo compagno analizza tutte le proposizioni di questo breve passo; usate lo schema ad albero.
Se metti al mondo una creatura, è sciocco non calcolare che prima o poi morirà, fa parte del gioco. La venuta al mondo di Juri mi aveva portato una strana malinconia che non era depressione post-partum. Come se – con il batuffolo vorace attaccato per la prima volta al seno – già prevedessi che se ne sarebbe andato presto lasciandomi così ogni giorno, sola al centro del salotto, con le braccia stese alle ginocchia e la bocca aperta.
(Marilù Oliva, Le sultane)
(proff. Galeotti e Vecchi)
esercizi - pag.3
ESERCIZIO 3
In piccolo gruppo fate una gara a chi trova più frasi condizionali in slogan pubblicitari, titoli o testi di canzoni o di film o di libri, in proverbi o modi di dire, ecc
(proff. Galeotti e Vecchi)